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La catalogazione del software libero

by Free Software Foundation Contributions Published on Apr 03, 2020 02:41 PM
Contributors: Lorenzo L. Ancora
Collaborare con la Free Software Directory

I principi della Free Software Directory

La Free Software Directory è un catalogo collaborativo di software, il cui fine è quello essere la fonte primaria per rappresentare tutti i software liber: ogni software libero dovrebbe avere una propria pagina nella Directory, da cui è possibile studiare l’evoluzione che ha subito nel corso del tempo, sia in termini tecnologici che legali tramite un sistema cronologico simile a quello di Wikipedia. Ciascun software catalogato è distinto da uno o più alias e viene accompagnato da una quantità enorme di informazioni, che vanno oltre le pure necessità dell’utente finale. Istantanee dell’interfaccia grafica, descrizioni dettagliate, registri dei cambiamenti, link alle pagine social ed elenchi di licenze e dipendenze sono soltanto un esempio delle informazioni utili allegate con cura dagli utenti ad ogni pagina.

Tutti possono iscriversi liberamente alla Directory e creare nuove pagine, ma solo le pagine revisionate ed approvate dagli amministratori diventano visibili ed indicizzabili. Le approvazioni avvengono secondo rigide norme di sicurezza volte a prevenire la diffusione di contenuti proprietari. Come su Wikipedia, ciascun utente può avere una pagina personale auto-approvata in cui definire la propria identità e discutere con gli altri utenti. Gli utenti possono poi includere sotto-pagine su cui pubblicare i propri articoli tematici ed eventuali strumenti utili alla quotidianità della Directory. I diritti di accesso degli utenti sono assegnati agli utenti attivi e tutti coloro che dimostrano di avere le dovute competenze tecniche e di volersi dedicare quotidianamente alla cura delle pagine hanno una possibilità di essere accolti nello staff. Questa organizzazione serena e flessibile, basata su legami di fiducia costruiti sui fatti e sull’aderenza ad ideali comuni ben definiti, garantisce che lo sviluppo tecnologico e sociale prodotto dal progetto sia graduale ma inarrestabile. In questo modo qualsiasi investimento di tempo da parte dei volontari è ampiamente ripagato.

Il progetto si è rivelato un chiaro successo, tanto che nel corso degli anni ha ricevuto finanziamenti dall’UNESCO ed è tutt’ora supportato dalla Free Software Foundation. Il portale vanta la partecipazione di più di 3000 utenti da tutto il mondo. Per questo, dalla sua creazione la Directory ha accumulato più di 80,000 revisioni verificate e registrate per i posteri nella cronologia delle pagine MediaWiki, tutte dedicate ad agevolare le libertà essenziali su più di 16,000 software liberi.

La capacità di adattamento e sopravvivenza del portale è stata decretata non solo dalla creatività tecnica dello staff, ma anche dal solido ideale alla sua base. Garantendo la massima visibilità al software libero, ha premiato di conseguenza tutti gli sviluppatori che impiegano gratuitamente il proprio sapere per il bene dell’umanità. La transizione verso le licenze libere è infatti un dovere morale di ogni sviluppatore e la Free Software Directory è schierata in prima linea per facilitarla, con gran beneficio del patrimonio culturale mondiale.

La mia esperienza come amministratore della Free Software Directory

Sono Lorenzo L. Ancora, un cittadino italiano originario della Calabria. Faccio parte dell’amministrazione della Free Software Directory dal 2018, anno in cui ho iniziato a collaborare con lo staff e con i volontari della Free Software Foundation. Di seguito, descriverò quel che ho appreso durante la vita amministrativa nella Directory, omettendo i dettagli eccessivamente tecnici e noiosi.

Nel corso degli anni ho maturato la convinzione che Internet sia stato creato per custodire e diffondere il sapere e che questo debba essere tutt’ora il suo utilizzo primario. La Directory può essere comparata ad una rete sociale e quindi necessita di una costante moderazione, per evitare che i comportamenti irrazionali di pochi arrechino danno al patrimonio culturale comune. L’odio e la discriminazione non devono trovare posto nella cronologia delle pagine così come nella totalità delle comunicazioni, senza eccezioni. Infatti, la prima qualità richiesta ad un amministratore è moderare e sapersi moderare al fine di preservare l’ordine esistente e garantire l’efficienza a lungo termine.

Mentre gli utenti finali possono permettersi di compiere errori, perché le modifiche non sono immediatamente visibili, chi dispone di privilegi amministrativi non ha questo lusso. Quindi non è mai raccomandabile agire senza un’attenta pianificazione. Al contrario di quanto si pensi, è bene spendere più tempo nella pianificazione che nell’esecuzione di qualsiasi modifica, a prescindere dal proprio livello di competenza. Lo stesso vale per gli atti di moderazione e per la pubblicazione di nuovi contenuti, perché ogni comportamento superficiale lascia tracce permanenti, che siano fisiche (la cronologia delle pagine, progettata per essere permanente) o psicologiche (gli utenti collaborano solo se creiamo un ambiente sereno). Ogni volta che eseguiamo delle revisioni con la massima cura lasciamo un buon esempio per chi verrà dopo di noi. Ogni volta che trattiamo gli altri con rispetto e umanità ci distinguiamo dalla massa e stabiliamo un pretesto affinché tale cortesia venga ripetuta.

Scendendo nei dettagli, ufficialmente il mio ruolo come amministratore è quello di risolvere i problemi più seri che affliggono il portale Web. Chiamiamo questa attività “Gestione del Backlog.” Oltre a far questo, spesso convalido le pagine, gestisco i meeting online o pubblico nuovi software. La flessibilità è fondamentale in quanto tutti gli amministratori prima o poi devono andare oltre il proprio ruolo prestabilito. A causa delle differenze di fuso orario, delle calamità che colpiscono varie zone del mondo o degli impegni personali, talvolta i volontari non possono assolvere alle proprie mansioni e questo può introdurre settimane di ritardo o, peggio, tradursi in una ingiustizia verso gli utenti finali. Si può partecipare scrivendo markup e fogli di stile, con lo scripting ed la progettazione grafica, revisionando la documentazione e attraverso l'assistenza via email e chat. In tutto ciò che si fa, bisogna apportare perfezionamenti fino a che non si è totalmente sicuri che il risultato finale sia più che adeguato.

Com’è ormai ben noto, la Directory è un’opera comunitaria ed anche le decisioni amministrative vengono prese democraticamente, confrontandosi non solo con gli altri amministratori, ma anche con i burocrati e con gli utenti presenti. Ci sono molti modi per affrontare anche i compiti più semplici. Proprio per questo dietro ogni decisione c’è prima di tutto la necessità di trovare il flusso di lavoro migliore tramite il consenso comune. Grazie alla fiducia costruita tramite la collaborazione reciproca, gli admin hanno il lusso di poter chiedere l’opinione comune. Questo si rivela fondamentale durante la fase di approvazione e revisione delle pagine, perché ogni software pubblicato è unico e si basa su tecnologie e licenze eterogenee.

Condividendo le proprie conoscenze e confrontandosi, tutti coloro che partecipano alla vita della Free Software Directory scelgono di seguire la via più ardua al fine di estendere il proprio bagaglio culturale e scoprire nuove strategie per riutilizzare in modo creativo quel che già sanno. Se pensiamo che il prodotto dei nostri sforzi è un catalogo di codice libero, che tutti possono eseguire, studiare, modificare, migliorare e ricondividere liberamente, allora è facile dedurre che non esiste un uso più nobile della rete delle reti.

An English translation of this blog is available here.

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